L’avventura produttiva di Cascina Gilli inizia nel 1983 con Gianni Vergnano, il quale ebbe l’intuizione di investire su questo territorio, credendo nelle potenzialità di un’area come quella di Castelnuovo Don Bosco per la sua unicità di contesto naturalistico e sito architettonico, rispetto non soltanto al Monferrato, ma all’intero panorama vitivinicolo del Piemonte. Le prime bottiglie iniziarono ad essere messe in commercio nel 1985, meritando da subito l’inserimento insieme a poche centinaia di altri produttori, sul primo numero di “Vini d’Italia” del Gambero Rosso®.
Da quel momento l’azienda non ha smesso di credere nelle potenzialità dei vitigni autoctoni di queste colline, rimanendo coerente con la convinzione che ogni terroir debba esprimere la sua specifica vocazione e ogni viticoltore debba essere custode e innovatore delle tradizioni della sua terra.
Da quel momento l’azienda non ha smesso di credere nelle potenzialità dei vitigni autoctoni di queste colline, rimanendo coerente con la convinzione che ogni terroir debba esprimere la sua specifica vocazione e ogni viticoltore debba essere custode e innovatore delle tradizioni della sua terra.
Le denominazioni
Freisa d’Asti
Barbera d'Asti DOCG
Malvasia di Schierano
Bonarda Piemontese
Nebbiolo
I vigneti
L’azienda è collocata nel cuore dell’astigiano, su una dorsale di terra bianca. Si tratta di un suolo composto da marne argillose grigio azzurre, con una matrice calcarea, ideali per la viticultura, che danno origine a vini naturalmente ricchi di corpo e profumi, dalla grande identità territoriale.Oltre ai vigneti che circondano la Cascina con esposizione a sud e sud-ovest, incluse vecchie vigne di Freisa che risalgono al 1948, il parco vitato include appezzamenti nella vicina collina di Schierano (comune di Passerano Marmorito). Cascina Gilli ha inoltre un suo vigneto d’elezione, un bricco dove i filari esposti a sud est, seguono il profilo della collina e incorniciano una Chiesa Romanica del XII secolo. Questo cru prende il nome dell’edificio religioso dedicato a Santa Maria di Cornareto, nel comune di Castelnuovo Don Bosco. Qui vengono prodotte le uve Freisa mature e concentrate, base per la Freisa Superiore.
La cantina
Rispettare ed esaltare la terra, attraverso una gestione agronomica attenta e scrupolosa, mettendo in pratica l’esperienza maturata negli anni; questi sono gli elementi fondamentali a cui ogni giorno l’azienda fa riferimento, per portare in cantina un prodotto di eccellenza.
Nella vinificazione non molto diversa è la visione del lavoro, lo scopo principale rimane sempre quello di esaltare e valorizzare tutto ciò che l’annata e il territorio sono stati capaci di esprimere, seguendo tecniche affinate nel tempo per estrarre il massimo dalle uve, raccolte manualmente attendendo la loro perfetta maturazione, limitando sensibilmente così l’utilizzo di solfiti.
La cantina moderna, ricavata nel rispetto delle esigenze funzionali senza intaccare l’incontaminato paesaggio circostante, è organizzata in un grande ambiente unico, dove si muovono le varie anime della produzione. Qui troviamo l’area di pigiatura delle uve, la diraspatura e la batteria dei vinificatori. Questi ultimi sono stati studiati e perfezionati nel tempo avvalendosi della collaborazione di artigiani locali, con soluzioni tecniche in grado di esaltare l’identità stilistica di ogni singolo prodotto. A queste si aggiungono le autoclavi necessarie per le rifermentazioni dei vini frizzanti.
Tra i vari accorgimenti nelle varie fasi di lavorazione, per la vinificazione della Freisa si continua a sviluppare la tecnica della svinacciolatura, per ottenere una maggior morbidezza senza compromettere i caratteri tipici di freschezza e longevità.Per la Malvasia, le lunghe macerazioni a freddo delle bucce, consentono di ottenere prodotti particolarmente strutturati e profumati, dalle tonalità di colore vive e intense.
L’affinamento pre-bottiglia, oltre che nelle classiche vasche di acciaio, viene condotto in parte negli storici contenitori in cemento, per consentire, in maggior misura alla Freisa, una maggior micro-ossigenazione. Negli anni è stata inoltre incrementata l’area dedicata alla maturazione in legno, composta da numerosi carati in rovere, il cui uso attento consente di non sopraffare gli aromi varietali, rispettando l’identità dei vini.
Il team
Paolo Vergnano, figlio del fondatore Gianni, è ora alla guida affiancato da due nuovi soci, Davide Gasperini e Federico Mussetto.
Gianpiero Gerbi, giovane enologo che proprio qui in Cascina Gilli ha iniziato il suo percorso, è alla guida di un progetto di consulenza enologica nel nome della ricerca e della massima dedizione al territorio e alla sua valorizzazione, affiancato dalla lunga esperienza di Giovanni Matteis.
Katia Gazzola coordina l’accoglienza e la commercializzazione.